IL GINOCCHIO DEL CICLISTA
IL GINOCCHIO DEL CICLISTA
Prima di addentrarci nella spiegazione dell’importanza che riveste il ginocchio nel ciclista è bene fare un minino di anatomia. L’articolazione del ginocchio è composta da 4 ossa (tibia perone, femore e rotula), 4 legamenti (i 2crociati e i collaterali), 6 muscoli (quadricipite, bicipite femorale, sartorio, popliteo, semimembranoso e semitendinoso), 7 legamenti e 2 menischi. La loro attivazione combinata garantisce la corretta funzionalità dell’articolazione.
Nel gesto della pedalata è l’articolazione maggiormente sollecitata, vincolata da un lato dal piede e dall’altro dal bacino compie mediamente dalle 80 alle 110 rivoluzioni al minuto, con sforzi anche intensi. Se pensiamo che deve vincere la resistenza di una leva, il pedale, esprimendo potenze espresse in watt anche superiori ai 300 per diverso tempo, capiamo quale sia lo stress a cui viene sottoposta. Tramite alcune analisi specifiche si è potuto dare un'idea di quali siano i carichi ponderali esercitati sulle superfici articolari durante la pedalata: quando la gamba esegue una flessione sulla coscia di 130° la pressione sulla rotula e di 260 kg/cmq mentre 29 con una flessione di 90° la pressione arriva addirittura a 900 kg/cmq
La posizione in sella, la sua altezza e la regolazione delle tacchette influiscono sulla condizione del ginocchio, infatti la maggior parte delle problematiche relative a questa articolazione sono conseguenti a un errata postura in bici. Una sella troppo bassa crea una pressione eccessiva a carico dell’articolazione rotulea, un errato allineamento delle tacchette porta a pedalare con un angolo troppo aperto o chiuso.
Ma quali sono le problematiche più gravi a carico del ginocchio di un ciclista?
CONDROPATIA FEMORO ROTULEA
La condropatia femoro-rotulea è una degenerazione della cartilagine articolare del ginocchio la quale, assieme al liquido sinoviale, deve garantire il funzionamento ottimale dell'articolazione.
La cartilagine femoro-rotulea può andare incontro ad usura precoce e successivamente a degenerazione, ovvero condropatia quando il ginocchio lavora in condizioni errate, ovvero con sella troppo bassa o poco arretrata. Il sintomo principale è un dolore riferito alla parte anteriore del ginocchio in sede rotulea che si presenta dopo lo sforzo o anche dopo alcune ore dallo stesso; è inoltre possibile percepirlo nelle azioni di vita quotidiana quale la discesa delle scale o nella guida dell'automobile a causa della posizione flessa assunta. E' importante non sottovalutare questi sintomi, come fa la maggior parte dei ciclisti, ma consultare uno specialista per le cure necessarie. Quest'ultime consistono in riposo, antinfiammatori, ghiaccio per il dolore e fisioterapia: in particolare è importante rafforzare il vasto mediale con esercizi statici per il quadricipite. Una volta rafforzato il muscolo a sufficienza è possibile riprendere l'attività con gradualità, dapprima con l'assunzione di posizioni di scarico rotuleo, e successivamente con assunzioni di posture più classiche
TENDINOPATIA ROTULEA
Il tendine del quadricipite è situato sopra la rotula ed unisce il muscolo quadricipitale alla rotula stessa. Il tendine avvolge la rotula e diventa tendine rotuleo che si inserisce sulla tibia. Come tutti i tendini, se vengono sovracaricati, possono diventare dolenti durante l’attività fisica e alla palpazione. La tendinopatia del tendine rotuleo e del tendine del quadricipite hanno cause simili a quelle descritte per la rotula. Cause predisponenti possono essere un ginocchio varo o valgo. Un programma pesistico errato o una scorretta preparazione possono essere cause scatenanti. Altre cause possono essere ricercate nel periodo invernale-primaverile, quando i ciclisti gareggiano in condizioni atmosferiche pessime (pioggia, nevischio). In queste condizioni senza una adeguata protezione termica degli arti inferiori, i tendini (in particolare il rotuleo) subiscono un abbassamento ulteriore nella temperatura interna e una riduzione degli scambi nutritivi provenienti dai tessuti circostanti sottoposti a vasocostrizione. Ne consegue una sofferenza temporanea che si presenta con sintomi dolorosi dopo la gara o negli allenamenti successivi.
Queste alcune problematiche legate al ginocchio, abbiamo visto come la corretta posizione in sella e carichi di lavora ponderati riducano l’incidenza di queste è patologie.