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LA CONTRATTURA MUSCOLARE

La contrattura muscolare è una lesione dei muscoli caratterizzata dall’aumento involontario e permanente del tono dei muscoli.

Fra le varie lesioni muscolari, la contrattu è quella più di più semplice risoluzione e di minore gravità; 

Le contratture muscolari possono colpire chiunque, ma sono un evento particolarmente comune fra coloro che praticano attività sportiva  molto spesso queste lesioni si osservano fra coloro che praticano discipline che prevedono uno sforzo muscolare di tipo esplosivo (è per esempio il caso del baseball, del calcio, del calcetto, della corsa, del rugby, del salto, del sollevamento pesi ecc.); 

i muscoli più colpiti

I muscoli più frequentemente interessati da contratture muscolari sono i muscoli gemelli, ovvero il gemello mediale e quello laterale, il muscolo soleo (gemelli e soleo costituiscono il cosiddetto tricipite della sura), il bicipite femorale e gli altri flessori della gamba, il quadricipite femorale, il sartorio, i muscoli adduttori, il muscolo gracile, il trapezio, i muscoli della zona lombare e dorsale della schiena ecc.; raramente si osservano contratture ai muscoli pettorali.

le cause

Ad oggi non vi è un quadro preciso delle cause che portano ad una contrattura muscolare, è però certo che uno sforzo troppo intenso in relazione alle proprie capacità  atletiche rende più facile l'insorgenza di queste problematiche. 

Le cause di contrattura muscolare, secondo i vari autori, sono molteplici e ognuna di esse dipende da vari fattori (attività praticata, parte del corpo interessata, ambiente in cui il corpo sta lavorando ecc.).

Per quanto riguarda le contratture “non sportive”, sono diverse le occasioni che possono portare alla lesione in questione; molte attività lavorative più o meno frequenti (spostare dei pesi per diverso tempo, falciare un prato, spalare la neve ecc.), per esempio, possono essere causa di contratture muscolari a carico del collo, delle spalle, della schiena ecc.

Anche la gravidanza può essere causa di contratture muscolari; le donne incinta, infatti, possono essere colpite da contratture muscolari lombari o addominali per il peso del bambino e la postura anomala.Per quanto concerne invece le contratture muscolari da sport, tra le cause ipotizzate dai diversi autori troviamo:​

Se le contratture avvengono con eccessiva frequenza o se la sintomatologia non scompare dopo 10 giorni di trattamento conservativo, è necessario rivolgersi a un fisioterapista o a un esperto massaggiatore per valutare la presenza di un’eventuale sindrome miofasciale. Anche una lesione articolare (come una semplice distorsione) può causare una contrattura muscolare antalgica; in questo caso la risoluzione del problema deve coinvolgere sia la struttura articolare che quella muscolare.

I sintomi della contrattura muscolare

I sintomi sono rappresentati dalla sensazione che il muscolo si opponga all’allungamento rimanendo contratto; il dolore è anche evocato alla palpazione che permette a sua volta, di notare l’ipertonia delle fibre muscolari.

La comparsa dei sintomi avviene spesso con una latenza di 8-24 ore;

le fibre muscolari contratte comunque sono sane, ma non è da escludere che il muscolo interessato presenti piccole lesioni (elongazioni di sole alcune fibre muscolari) che evochino proprio una contrattura antalgica.

Come si tratta una contrattura muscolare

Alla comparsa dei sintomi è necessario astenersi da tutte le attività che evochino fastidio o dolore alla zona interessata.

Se si tratta di una semplice contrattura anche il trattamento conservativo (banalmente, il solo riposo!) permette nell’arco di 3-7 giorni (a seconda dell’aumento del tono muscolare) di far scomparire la sintomatologia.

Nel caso si voglia accelerare il recupero,i mezzi a disposizione sono quelli che permettono di distendere la muscolatura senza provocare lesioni e migliorare il recupero muscolare.

Visto che le cause precise delle contratture non sono ben definite, è difficile ipotizzare rimedi validi per tutte le situazioni; tra i più gettonati sono da ricordare:

Massaggi:

solamente da personale esperto in contratture da sport. In acuto (cioè alla comparsa dei sintomi) il massaggiatore/fisioterapista dovrebbe valutare attentamente la possibilità che la contrattura nasconda una piccola elongazione e agire di conseguenza.

Esercizi di mobilità attiva:

esercizi di mobilità attiva (che non evochino disagio) sono da preferire allo stretching passivo che, se fatto male, potrebbe indurre o aggravare un’eventuale lesione.

L’attività aerobica blanda, 

in assenza di dolore o particolari fastidi, è in grado di contribuire a incrementare il flusso di sangue ai muscoli contribuendo a velocizzare il recupero muscolare; andrebbero evitate comunque sedute lunghe in quanto contribuirebbero ad affaticare ulteriormente la muscolatura.

Problematiche relative al trattamento essendo la contrattura  un infortunio di lieve entità in quanto si risolve entro pochi giorni. Le problematiche possono sorgere nel caso di trattamenti errati (allungamenti muscolari oltre il limite fisiologico a muscolo contratto, massaggi svolti da personale non esperto ecc.) e diagnosi sbagliate (quando cioè la contrattura nasconde una lesione muscolare più grave come un’elongazione o uno stiramento).

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