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ARRIVA IL FREDDO, ATTENTI ALLA CERVICALE


Nella pratica giornaliera sono molte le persone che in questo periodo si rivolgono a me con dolori al collo, lamentando quella che viene erroneamente definita ‘cervicale’. Nell'immaginario comune la cervicale è associata ad un malanno, infatti spesso dire a un persona ‘lei ha la cervicale’ equivale a dirle che è malata. Sfatiamo quindi un luogo comune diffuso: la cervicale non è un malattia, ma un tratto della colonna vertebrale, più esattamente la porzione che costituisce il collo. Quindi tutti noi abbiamo una cervicale, quello che accade è che questo tratto possa irrigidirsi, generando così dolori che possono rimanere limitati alla muscolatura o prevedere anche sintomi differenti.

Proviamo a capire meglio quali sono i segnali più comuni della cervicalgia. Il freddo, ma soprattutto gli sbalzi di temperatura, aggrediscono i muscoli del collo e del dorso. Generando una serie di dolori che vengono associati alla sofferenza del tratto cervicale del rachide. Spesso emicranie mio-tensive, sbandamenti e nausea possono essere definiti sintomi che si uniscono ai dolori cervicali, anche le parestesie agli arti possono essere causate da tensioni muscolari. Ma andiamo con ordine e descriviamo sintomi e possibili cause dei più comuni malanni associati alle tensioni cervicali

EMICRANIE MIO-TENSIVE

Il mal di testa mio tensivo racchiude circa il 90% dei casi di emicrania, quelli di cui parliamo rientrano nella categoria delle emicranie primarie, quelle cioè dove non vi sono altre patologie in corso che possano essere elementi scatenanti. Un tempo si pensava che le emicranie tensive fossero solo causate dall’aumento del tono dei muscoli nucali, mentre oggi si è osservato come possano esserci anche altre situazioni che portano a questi problemi, tra cui stress, cattive posture e depressione. Cosa accade al nostro corpo in questi momenti? Succede che la muscolatura nucale e temporale si irrigidisce in modo anomalo creando così una situazione di pressione alterata all'interno struttura e generando i sintomi dolorosi che possono raggiungere la fronte unendo anche quella sensazione di pesantezza agli occhi.

GIRAMENTI DI TESTA E SBANDAMENTI

Sbandamenti e perdita dell’equilibrio sono spesso associati a dolori al collo e a problemi legati al tratto cervicale. Sono però diverse le possibili cause della perdita dell’equilibrio. Si possono avere problemi all’orecchio interno, labirintite, difficoltà neurologiche. Ma spesso quando appaiono questi sintomi la prima cosa che i pazienti fanno è rivolgersi all’otorino, il qual e escludendo altre cause li indirizza al mio studio.

Vediamo quindi quali possono essere le cause che generano questi fastidiosi disturbi. Partiamo da un concetto, la muscolatura cervicale agisce anche da recettore, quindi manda messaggi che aiutano il corpo a comprendere la sua posizione nello spazio. Quando questi muscoli sono tesi anche i messaggi che vengono trasmessi sono alterati, inoltre lo stato infiammatorio in cui si trovano genera un’alterazione della micro circolazione ed infine lo stato infiammatorio persistente altera il funzionamento del sistema nervoso.tuti questi elementi concorrono a generare instabilità nella persona

NAUSEA

Altro sintomo comune è la nausea. Una sensazione di vomito che spesso si associa al mal di testa. Durante momenti acuti è difficile poter intervenire, capita infatti che anche il solo sfioramento delle mani accentui la sintomatologia, ma cosa porta a questo problema? La causa che porta a questo problema è da ricercarsi in una eccessiva stimolazione del nervo vago, il quale transitando a stretto contatto con la muscolatura para vertebrale cervicale può essere ‘strozzato’ da un eccessiva tensione muscolare. Questa strozzatura altera il messaggio e genera così la sensazione sopra descritta

PARESTESIE

Sintomo comune alle cervicalgie sono le parestesie agli arti, formicolii, perdita di sensibilità, diminuzione della forza e dolore, rientrano in quella categoria di sintomi che spesso hanno origine nel tratto cervicale. La prima cosa da fare è escludere la presenza di un ernia che possa essere la causa primaria di questa sintomatologia. Dopo aver eliminato questa possibilità si può verificare quali siano le reali motivazioni. Speso possono essere le tensioni muscolari del trapezio e del sovraspinato, oppure la presenza di protrusioni che, sotto la pressione generata da contratture muscolari, vanno a spingere sul nervo brachiale generando la sintomatologia radicolare descritta poco sopra.

Come si vede le diverse sintomatologie descritte hanno un tratto comune nella tensione della muscolatura del tratto cervicale. La riduzione di questa pressione è sicuramente il primo passo per alleviare i dolori al collo. in un secondo tempo è però fondamentale ricercare anche le cause scatenanti delle tensioni, affinché sia possibile intervenire in modo più strutturato ed efficace

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